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Screening del colon retto

Screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore del colon retto

È un tumore che colpisce l'ultima parte dell'intestino: il colon retto. In Italia, è ai primi posti tra i tumori sia per frequenza sia per mortalità.

In genere, il tumore del colon retto si sviluppa a partire da formazioni benigne, chiamate polipi o adenomi, che spesso non danno alcun sintomo anche per anni. La trasformazione di un polipo in un tumore maligno è un processo molto lento, che richiede di solito dai 5 ai 15 anni. I programmi di screening colorettale, in molti casi, consentono di scoprire precocemente queste lesioni e offrono migliori possibilità di trattamento e di guarigione.

Lo screening del colon retto viene offerto con l’esame di ricerca del sangue occulto fecale (SOF o FOBT, "fecal occult blood test"). Esso è rivolto alle persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni, ogni due anni.

In genere, i tumori del colon retto si sviluppano molto lentamente a partire da piccole formazioni benigne, chiamate polipi o adenomi, che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della comparsa di altri disturbi.
All'inizio questo sangue non si vede ad occhio nudo, ma può essere rilevato con un esame delle feci chiamato "ricerca del sangue occulto".

Ripetere regolarmente ogni due anni la ricerca del sangue occulto nelle feci consente di individuare lesioni tumorali e pretumorali con molto anticipo, aumentando la possibilità di curarle.

È un esame semplice: consiste nel raccogliere, a casa propria, un piccolo campione di feci in un particolare flaconcino, che viene distribuito dalle farmacie. Quello utilizzato nello screening è un test di "ultima generazione". Non è necessario seguire una dieta particolare prima dell'esame né sospendere le terapie in corso, ed è sufficiente un unico campione di feci.

Tutte le persone residenti nel territorio dell’ULSS 9, in età compresa fra i 50 e i 69 anni, e non già aderenti alla rettosigmoidoscopia di screening, ricevono a casa una lettera d’invito da parte dell'ULSS.

Il Programma prevede la ripetizione del test ogni due anni. Una volta ricevuta la lettera di invito, la persona potrà recarsi in una qualsiasi delle farmacie aderenti per ritirare il materiale necessario per l'esame (il "kit"). Grazie alla collaborazione di Federfarma Verona e Agec, le farmacie aderenti (pubbliche e private) partecipano gratuitamente alla distribuzione dei kit.

Il farmacista fornirà tutte le informazioni per raccogliere correttamente il campione di feci. Una volta raccolto, il campione di feci deve essere conservato in luogo fresco o in frigorifero fino alla sua consegna (per non più di 48 ore). Nei giorni previsti va poi riconsegnato presso la stessa farmacia in cui ha ritirato il kit.

L'esame è completamente gratuito, non serve l'impegnativa del medico, ma è assolutamente necessario portare con sé la lettera di invito quando si va in farmacia. Sulla lettera di invito è presente, infatti, un'etichetta adesiva contenente un codice a barre da applicare direttamente sul campione e che, al momento dell'analisi, consentirà l'identificazione dell'assistito che ha consegnato il campione. Il laboratorio analisi non potrà leggere i campioni che non riportano l'etichetta con il codice a barre.

Se la persona invitata si trova in una di queste condizioni:

  • è affetto da rettocolite ulcerosa o da morbo di Crohn
  • ha ricevuto una diagnosi di tumore del colon retto
  • ha eseguito una colonscopia negli ultimi 5 anni

è importante che lo comunichi ai recapiti indicati sulla lettera.

Infatti, le persone affette da rettocolite ulcerosa o da morbo di Crohn e le persone già seguite per un tumore del colon retto non sono comprese nel Programma di screening, dal momento che devono già sottoporsi a controlli specifici per la loro malattia.

Chi invece ha fatto una colonscopia verrà nuovamente invitato dopo cinque anni dall'esecuzione di questo esame. Se si utilizzano farmaci antiaggreganti o anticoagulanti si può eseguire ugualmente il test, senza bisogno di sospendere il farmaco.

Se l'esame risulta nella norma, la risposta viene spedita a casa per lettera entro circa 30 giorni dalla consegna del flaconcino.
In questo caso, la persona riceverà l'invito successivo dopo due anni (se non ha superato i 69 anni). L'analisi dei campioni viene eseguita presso il Laboratorio Analisi dell'ospedale di Bussolengo.

Se l'esame mostra la presenza di sangue occulto nelle feci, la persona verrà contattata telefonicamente o per lettera al fine di prenotare l'esame di approfondimento, cioè la colonscopia. Anche la colonscopia è gratuita ed è organizzata dal Programma.

Non è indicato ripetere il test per confermare la presenza di sangue, perché i polipi possono sanguinare in maniera intermittente (alcuni giorni si e altri no), quindi è sufficiente un solo campione positivo per rendere opportuno l'esame di approfondimento.

È importante sapere che, in molti casi, un test per sangue occulto positivo (anormale) non significa presenza di un tumore o di polipi. Infatti, il sanguinamento può dipendere anche da altre cause, come la presenza di emorroidi, di ragadi o di diverticoli. La colonscopia, un esame che permette di vedere direttamente le pareti dell'intestino, consentirà di accertarne la causa.

In media, su 100 persone che effettuano la ricerca del sangue occulto fecale, circa 5 sono invitate ad eseguire una colonscopia. Fra le persone che fanno la colonscopia, circa una su tre ha polipi che devono essere tolti; per questo è estremamente importante sottoporsi alla colonscopia dopo un sangue occulto positivo.

La colonscopia è un esame della durata di circa 20 - 30 minuti che permette di esaminare tutto il colon (o "grosso intestino").

Si utilizza un tubo flessibile (sonda), del diametro di circa 1 centimetro, collegato ad una fonte di luce e introdotto dall'ano. Per una buona riuscita dell'esame, è importante che tutto il colon sia pulito adeguatamente, per cui va fatta un'accurata preparazione nei giorni precedenti. Di solito non è necessaria l'anestesia, ma al momento dell'esame può essere somministrato un farmaco sedativo e rilassante.

In rari casi (1 su 1000 esami) possono verificarsi complicanze che richiedono un ricovero ospedaliero. Nella nostra casistica nessuna delle complicanze ha provocato esiti gravi.

Chi partecipa al Programma di screening può effettuare la colonscopia, dopo test per sangue occulto positivo, presso uno dei centri specialistici dell’Azienda Ulss 9, in base al luogo di residenza. Si ricorda inoltre che a partire dai 45 anni è possibile usufruire dell'esenzione dal ticket anche per colonscopie (una ogni 5 anni) richieste dal proprio medico di base, al di fuori del Programma di screening.

Se la colonscopia non mostra nulla di sospetto riguardo alla presenza di tumori, la risposta viene consegnata subito. In questo caso, dopo cinque anni la persona riceverà il successivo invito per la ricerca del sangue occulto fecale (se non ha superato i 69 anni).

Durante la colonscopia è possibile asportare polipi o fare piccoli prelievi mirati (biopsie), che vengono poi inviati ad analizzare. In base alla risposta di queste analisi, il gastroenterologo valuterà come continuare: a volte non sono più necessari controlli, altre volte l'assistito viene inserito in un programma di "sorveglianza endoscopica" (cioè di controlli periodici, in inglese "followup").

Se durante la colonscopia o all'esame istologico condotto sul materiale prelevato si riscontra la presenza di polipi con certe caratteristiche (ad es. di grandi dimensioni o di forma particolare) o di un tumore, può rendersi necessario un intervento chirurgico per l'asportazione. In questo caso l'assistito verrà inviato alla consulenza chirurgica, nella sede scelta dal paziente.

Come tutti gli esami medici, anche la ricerca del sangue occulto fecale ha dei limiti. È possibile che una lesione sia presente ma non venga rilevata dal test: non tutti i polipi e i tumori, infatti, si manifestano con sanguinamento in fase iniziale, oppure il sanguinamento può essere intermittente (alcuni giorni si e altri no). Per questo motivo è molto importante ripetere la ricerca del sangue occulto fecale regolarmente ogni due anni e non sottovalutare eventuali disturbi che dovessero manifestarsi anche dopo un test normale. È opportuno rivolgersi al proprio medico se, prima dell'invito successivo o in una fascia di età diversa da quella invitata allo screening, dovessero comparire dei disturbi intestinali significativi o presenza di sangue nelle feci.

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore del colon retto: l'età crescente; avere familiari che hanno avuto un tumore o polipi del colon retto; essere affetti da malattia di Crohn o da rettocolite ulcerosa; un'alimentazione povera di fibre, di verdure e frutta e un consumo eccessivo di carni rosse, insaccati e grassi saturi; il sovrappeso e l'obesità; la mancanza di un'attività fisica regolare; il fumo e l'eccesso di alcool.

Una regolare attività fisica quotidiana e una dieta equilibrata (di tipo mediterraneo) sono utili per ridurre il rischio di questa malattia, come di molti altri problemi di salute (per consigli su uno stile di vita sano vedi il sito di "Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari").

Volantino screening con Ricerca Sangue Occulto Fecale (SOF)

Opuscolo informativo dell’Azienda Ulss 9 sull’esame di ricerca del sangue occulto fecale

Scarica [.pdf] 0,7 Mb  
Le 100 domande sullo screening colorettale

Documento a cura dell’Osservatorio Nazionale Screening e del GISCoR – Gruppo italiano Screening Colorettale. In questo lavoro sono contenute le domande e risposte più frequenti riguardo lo screening colorettale

Scarica [.pdf] 0,6 Mb

Partecipazione attiva delle farmacie del territorio della provincia di Verona per il supporto allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto - Informativa sul trattamento dei dati personali

Scarica [.pdf] 0,8 Mb
Screening in farmacia Report attività
Ultimo aggiornamento: 05/03/2024
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Gli screening oncologici sono attivi: tutte le persone aventi diritto residenti nell’AULSS 9 ricevono a domicilio la lettera d'invito a partecipare allo screening della mammella, eseguendo una mammografia, allo screening del colon retto, effettuando l'esame per la ricerca del sangue occulto fecale, e allo screening cervicale tramite il pap test o il test HPV. La Segreteria degli screening oncologici è consultabile dal lunedì al venerdì, chiamando al 045 671 2016 (ore 8.00 - 16.00), o scrivendo alla e-mail coordscreening@aulss9.veneto.it