La tematica del cambiamento climatico è in questi ultimi tempi più che mai al centro dell’attenzione pubblica. Ciò anche grazie all’impegno dei più giovani, che con il movimento #FridayForFuture esercitano il loro diritto fondamentale a partecipare alle questioni che li riguardano.
Essi rivendicano la necessità di azioni concrete, anche a livello politico, che contrastino l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, fenomeni collegati poiché determinati dagli stessi fattori. Infatti, le attività umane che bruciano combustibili fossili rilasciano gas ad effetto serra che intrappolano il calore nella bassa atmosfera. Di conseguenza, il clima globale aumenta: negli ultimi 130 anni, la temperatura del pianeta è aumentata complessivamente di 0.85°C. Questo ha effetti diretti sul livello dei mari, sui ghiacciai, sulle piogge e sugli eventi meteorologici.
Ma quali sono gli effetti del cambiamento climatico sulla nostra salute e su quella delle future generazioni?
Il cambiamento climatico influenza i determinanti sociali ed ambientali della salute, come la qualità di aria, acqua, cibo ed abitazioni. I bambini sono i più vulnerabili: quasi il 90% del carico di malattia attribuibile ai cambiamenti climatici ricade sui bambini sotto i 5 anni. Inoltre, essi saranno esposti a questi effetti per più tempo di tutti noi. Il cambiamento climatico è perciò una minaccia diretta ai bambini e alle loro possibilità di sopravvivere e crescere.
Il calore estremo è causa diretta di morte per malattie cardiovascolari e respiratorie. Inoltre aumenta i livelli di polline ed altri aeroallergeni che possono scatenare asma. Se associato ad inquinamento atmosferico (che mette in generale a rischio la salute e lo sviluppo delle nuove generazioni) innesca la polmonite, uno dei principali killer dei minori di 5 anni nel mondo.
Sul conto delle morti causate dal cambiamento climatico vanno conteggiate anche quelle causate dai disastri naturali, più che triplicati dal 1960. Eventi come i cicloni minacciano soprattutto le vite dei bambini e distruggono infrastrutture essenziali per il loro benessere e la loro crescita, come scuole o ospedali.
Inoltre per effetto del cambiamento climatico i modelli di pioggia sono estremamente variabili, portando a siccità ed alluvioni, entrambi estremi che hanno effetti negativi sulla salute.
La siccità diminuisce la disponibilità di acqua sicura, aumentando il rischio di malattie diarroiche, che causano ogni anno oltre 500.000 morti tra i bambini sotto i 5 anni di età. Inoltre, unita all’innalzamento della temperatura, può portare a carestia e quindi all’aumento dei prezzi degli alimenti, causando inasprimento delle disuguaglianze e malnutrizione.
Le alluvioni, d’altra parte, creano aree di riproduzione per insetti portatori di malattie come le zanzare. La malaria in particolare, che colpisce soprattutto bambini piccoli, è fortemente influenzata dal clima. Un’altra malattia a cui i bambini sono particolarmente vulnerabili è il colera, la cui diffusione è facilitata dalla compromissione delle strutture idriche ed igieniche che le alluvioni comportano.
Per tutte queste ragioni il cambiamento climatico causerà circa 250.000 morti in più all’anno tra il 2030 e il 2050, con un costo diretto tra i 2 e i 4 miliardi di dollari all’anno.
Nel celebre discorso all’ONU, la giovane attivista Greta Thunberg, elencando i danni che il cambiamento climatico avrà sulle vite delle nuove generazioni, ha asserito “And yet I'm one of the lucky ones” (ed io sono tra i più fortunati): cosa significa? Si riferiva al dato secondo il quale le aree con infrastrutture per la salute più deboli, soprattutto quindi i Paesi in via di sviluppo, sono maggiormente sprovviste di strumenti per far fronte alle conseguenze del clima sulla salute. I fattori legati al clima hanno un impatto nel guidare le migrazioni e i conflitti, con importanti ripercussioni sul futuro di bambini già svantaggiati.
È necessario aumentare la consapevolezza su questo problema, ponendo al centro le evidenze scientifiche. La via maestra resta la riduzione di gas effetto serra prodotti ad esempio dai mezzi di trasporto e dai processi produttivi del cibo. Un esempio di scelta che tutti possiamo fare è un maggiore utilizzo di trasporti pubblici e dei movimenti attivi (bicicletta e cammino): ciò ridurrebbe l’inquinamento dell'aria ambientale, che provoca circa 3 milioni di morti ogni anno.
Diminuendo l’inquinamento atmosferico è possibile contribuire a migliorare la salute di tutti.
Fonti ed approfondimenti:
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