In prossimità della Giornata Internazionale della Lingua Madre, in un’epoca di migrazioni e spostamenti, vogliamo parlare della sua importanza anche nella relazione con i più piccoli e in un’attività come la lettura.
Sono tante le attività che si possono svolgere insieme ai propri bambini, fin da piccolissimi. Tra queste, la lettura riveste un ruolo chiave nello sviluppo psicofisico del bambino. Essa infatti non è solo un’attività piacevole e rilassante, che può rassicurare e tranquillizzare il bambino, ma anche uno stimolo per la sua fantasia ed intelligenza. Leggere infatti agevola l’ingresso alla scuola, permettendo l’acquisizione di un vocabolario più ricco, la miglior comprensione dei testi e in generale la predisposizine all’apprendimento.
Leggere con i propri bambini è possibile già nei primi mesi di vita, utilizzando libri adatti all’età del bambino. A 6 mesi i libri devono essere resistenti, atossici, con pagine grosse, colori vivaci e immagini semplici e chiare di oggetti familiari o bambini. A 12-18 mesi i bambini di solito preferiscono i libri che parlano di animali ed azioni familiari, con frasi brevi e semplici. Crescendo cominceranno ad identificarsi con i personaggi e a giocare con la fantasia. Non è necessario essere lettori esperti per leggere con i più piccoli: per coinvolgerlo è importante scegliere un luogo confortevole e tenere in mano il libro in modo che anche il bambino possa vedere le pagine, eventualmente facendo le voci dei personaggi e la mimica. I momenti migliori per leggere sono quelli più tranquilli della giornata, ad esempio prima della nanna.
Se per un bambino la lingua materna e quella del Paese in cui risiede non coincidono, esporlo ad entrambe rafforza il suo senso di identità ed aumenta la sua autostima. Per un genitore straniero la lingua madre è verosimilmente quella dei suoi ricordi e quella con cui riesce ad esprimere meglio le sfumature linguistiche e le emozioni. Per questo, nell’iniziare a leggere con il suo bambino, va bene usare proprio quella lingua. La lingua del Paese ospitante potrà poi essere appresa facilmente dal bambino attraverso la scuola e, ancor prima, attraverso le varie iniziative di lettura offerte da Nati per Leggere. Ad esempio il Progetto Mamma Lingua, creato ad hoc per questo, ha l’obiettivo di “seminare parole e racconti in tante lingue per veder germinare una comunità con maggiore integrazione”. Questo progetto prevede di ampliare la disponibilità di libri distribuiti attraverso i Presidi e i Punti Lettura Nati per Leggere. I libri scelti sono nelle lingue: Albanese, Arabo, Cinese, Francese, Inglese, Rumeno e Spagnolo. Venire in contatto con libri scritti in una lingua diversa dall’italiano è stimolante ed arricchente per tutti, sia per i bambini madrelingua italiani, che scoprono lingue diverse e un modo diverso dal loro per esprimersi, sia soprattutto, per i bambini e i genitori stranieri, che vedono valorizzata la loro lingua, le loro origini e cultura.
I genitori possono avere i consigli per scegliere il libro più adatto per il loro bambino sia dal Pediatra che presso biblioteche e librerie, luoghi in cui le famiglie possono trovare molti spunti di lettura per ogni età.
Fonti ed approfondimenti:
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