Il tumore del seno è una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo.
È dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne.
È il tumore più frequente nella donna. Circa 1 donna su 8 si ammala di tumore al seno nell'arco della propria vita.
La mammografia è attualmente l’esame più efficace per la diagnosi precoce del tumore al seno. Effettuare la mammografia non significa impedire che compaia un tumore, ma in molti casi permette di scoprirlo nelle fasi iniziali, quando ancora non dà sintomi. La diagnosi precoce offre alle donne migliori possibilità di trattamento e di guarigione.
La mammografia è raccomandata a tutte le donne tra i 45 e i 74 anni, con richiamo personalizzato a seconda della fascia d’età.
Tra i 50 e i 74 anni il round è biennale, in quanto questo intervallo di tempo tra un esame e l’altro consente una diagnosi precoce.
Con la DGR 1025/24, la Regione del Veneto ha predisposto le linee di indirizzo per allargare l’offerta dello screening del tumore della mammella anche alla fascia di età tra i 45 e i 49 anni, che verrà invitata per il momento con un protocollo di screening diversificato.
La mammografia è una radiografia del seno che si effettua comprimendo la mammella tra due piani di plastica. La compressione può comportare un po’ di fastidio o dolore, ma dura pochi secondi.
La dose di raggi x utilizzata è molto bassa, con rischio da radiazioni del tutto trascurabile.
L’esame viene eseguito da personale tecnico specializzato e letto da due medici radiologi, dedicati alla senologia, separatamente. Questa doppia lettura offre il vantaggio di rilevare un maggior numero di lesioni tumorali.
Le donne assistite nel territorio dell’Azienda ULSS 9 Scaligera, di età compresa fra i 45 e i 74 anni, ricevono a casa una lettera di invito da parte dell’ULSS. La donna non dovrà fare altro che presentarsi nel giorno e nell’orario indicato, oppure spostare o disdire il proprio appuntamento telefonando ai recapiti presenti nella lettera di invito o su questo sito, oppure accedendo al Postale Sanità km zero.
È infatti operativa la sezione “Gestire lo Screening” nel Portale Sanità km zero che consente alle donne invitate di gestire l'appuntamento autonomamente, in modo rapido e semplice:
Accedere al Portale è facile: basta collegarsi all’indirizzo https://sanitakmzerofascicolo.it ed entrare con il proprio SPID o la propria CIE.
Il Portale Sanità km zero è accessibile in ogni momento (h24) anche da dispositivi mobili, garantisce il pieno rispetto della privacy dell’utente e si affianca ai consueti canali che consentono di contattare la segreteria di screening, che restano operativi. Infatti, in alternativa, è possibile fissare, spostare o cancellare il proprio appuntamento chiamando i recapiti telefonici o scrivendo agli indirizzi mail dedicati, riportati nella lettera d’invito o su questo sito.
L’esame di screening è completamente gratuito, non serve l’impegnativa del medico, ma basta portare con sé la lettera d’invito, oltre alla tessera sanitaria con banda magnetica. È utile portare con sé anche le lastre dell’ultima mammografia, se è stata eseguita in un’altra struttura. È possibile inoltre ottenere un certificato per giustificare l’assenza dal lavoro.
Se la donna ha già eseguito di recente una mammografia o ha ricevuto una diagnosi di tumore al seno per cui è già sotto controllo o non intende aderire all’invito, è importante che lo comunichi al numero indicato nella lettera oppure disdica autonomamente il proprio appuntamento tramite il Portale Sanità km zero, accedendo al link https://sanitakmzerofascicolo.it con il proprio SPID o la propria CIE. In questo modo l’appuntamento potrà essere destinato ad un’altra utente. Nel primo caso la donna sarà nuovamente invitata a seconda del richiamo previsto per la sua fascia d’età: dopo due anni, se ha tra i 50 e i 74 anni, o un anno, se ha tra i 45 e i 49 anni, dall’ultima mammografia eseguita.
Se l’esame non mostra nulla di sospetto rispetto alla presenza di un tumore, la risposta viene spedita a casa per lettera entro alcune settimane, ed è visibile anche sul Portale Sanità km zero, accedendo al link https://sanitakmzerofascicolo.it. La donna riceverà l’invito al round successivo con scadenza personalizzata a seconda della fascia d’età, se non ha superato i 74 anni.
Quando, in seguito alla doppia lettura della mammografia, ci sono dei dubbi, anche minimi, la donna verrà contatta telefonicamente e invitata ad eseguire degli esami di approfondimento (radiogrammi di particolari, visita senologica, ecografia, o talvolta un piccolo prelievo di tessuto mammario); anche questi esami sono gratuiti ed organizzati dal Programma.
E’ importante sapere che, in molti casi, una mammografia anormale non significa la presenza di un tumore. In media, su 100 donne che effettuano la mammografia, 9 sono invitate ad eseguire un approfondimento. Per 8 di queste donne gli approfondimenti effettuati permettono di escludere un tumore.
Se agli esami di approfondimento si riscontrano delle lesioni tumorali, la paziente sarà avviata alle cure opportune ed ai successivi controlli, tutti gratuiti ed organizzati dal Programma, presso centri specializzati.
Come tutti gli esami medici, anche la mammografia presenta dei limiti. In alcuni casi, può capitare che mostri delle anomalie che non vengono poi confermate dagli esami di approfondimento; questo può ovviamente comportare ansia per la donna, fino a che non si completano gli accertamenti successivi.
Può invece accadere che la mammografia non riesca a rilevare un tumore presente, per difficoltà di interpretazione dovute alla densità del tessuto mammario, o perché la lesione è talmente piccola da non essere riconoscibile. Inoltre, in rari casi un tumore può svilupparsi dopo una mammografia risultata nella norma e diventare evidente prima del controllo successivo (cosiddetto “cancro intervallo”). Questi eventi avvengono in circa 1 ogni 1500 donne che fanno la mammografia. Per questo motivo è importante che la donna faccia regolarmente l’autopalpazione del seno e si rivolga al suo medico se prima dell’invito successivo dovesse notare dei cambiamenti. In questi casi è inoltre possibile prenotare una visita senologica telefonando all’Ufficio Coordinamento Screening.
E’ infine possibile che con la mammografia si scoprano e vengano quindi sottoposti a trattamento piccoli tumori che, per la loro crescita molto lenta, non avrebbero provocato alcun problema per la donna, anche se non fossero stati diagnosticati. Questo è vero per il 5-10% dei tumori diagnosticati allo screening. Purtroppo al momento non esistono tecniche che permettano di distinguere fin dall’inizio quali tumori progrediranno e quali no.
Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno: l’età crescente (in particolare dopo i 45-50 anni), avere una storia personale o familiare (madre o sorella o figlia) di tumore al seno, non avere figli o averli avuti tardi, non aver allattato al seno, aver avuto la prima mestruazione presto e la menopausa tardi, l’uso prolungato di terapie ormonali sostitutive, l’obesità (dopo la menopausa), l’eccesso di alcool e lo scarso esercizio fisico.
Una regolare attività fisica quotidiana e una dieta equilibrata (di tipo mediterraneo) sono utili per ridurre il rischio di questa malattia, come di molti altri problemi di salute (per consigli su uno stile di vita sano vedi il sito di “Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari”).
Opuscolo informativo sullo screening mammografico
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Può gestire il suo appuntamento direttamente dal suo Fascicolo Sanitario Elettronico, nella sezione "Gestire lo Screening"
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